Latino, Greco antico e altre cose inutilmente utili.

Le lingue che ho studiato di più sono Latino, Greco Antico e Giapponese. Tre lingue che nella vita non mi sono mai servite a nulla (di pratico). In compenso a scuola non ho mai studiato Inglese, la lingua che, nella pratica, uso di più dopo l’Italiano. E mi sono spesso domandato il senso di questa scelta. Forse avrebbe avuto più senso studiare cinque anni Inglese piuttosto che Greco Antico. Eppure oggi, che come padre penso all’educazione dei miei figli, sono ancora più convinto di questa scelta e spero che anche i miei figli, come me, faranno il Liceo Classico. L’inglese è importante, è una commodity, bisogna saperlo parlare. Ma è solo uno strumento per comunicare. Se un domani ci sarà una tecnologia portatile in grado di tradurre in diretta quello che diciamo, potrebbe essere inutile. Il greco e il latino invece, sono un mondo. Ti aprono la mente, ti fanno fare domande e ti permettono di conoscere le origini della nostra cultura. E questo è qualcosa che una macchina non potrà mai fare. Quindi paradossalmente, qualcosa di “inutile” come lo studio di una lingua morta, sarà più utile dello studio di una lingua viva.