Nick Cave e l’importanza dell’immaginazione.

“I’ve spent my life butting my head against other people’s lack of imagination”
– Nick Cave

Considero Nick Cave uno degli artisti e musicisti più eclettici e poliedrici del nostro tempo. In più di quarant’anni di carriera è stato in grado di coprire quasi tutti i generi musicali. Dal post-punk al new wave, passando per il gothic rock, il blues e il country. Il suo ultimo album, Ghosteen, del 2019 è un capolavoro che, se non lo hai ancora ascoltato ti consiglio di farlo.

Nick Cave non è un imprenditore, o almeno non nel senso più professionale del termine, però ha una cosa che lo accomuna ai più grandi imprenditori: l’immaginazione. La capacità di avere una visione e vederne la sua realizzazione.

In un’intervista, Cave, confessò di aver passato la propria vita a sbattere la testa contro la mancanza di immaginazione degli altri. E posso credergli. Tanto gli artisti quanto gli imprenditori sono condannati a vivere così. Hanno idee geniali, e passano la loro vita a convincere altre persone della loro genialità.

Possono essere produttori o finanziatori. Quello non cambia. Ma, soprattutto all’inizio, è molto difficile non sbattere la testa contro la mancanza di immaginazione di chi abbiamo di fronte. Per un semplice motivo. La nostra testa è diversa dalla loro testa. E quindi quello che per noi può essere chiaro, magari per qualcun altro non lo è.

Il modo migliore per convincere qualcuno della validità della nostra idea, non è parlargliene, e neanche provare a spiegarla, ma mostrarla. Far toccare con mano, attraverso un mock up, un prototipo o un mvp, il frutto della nostra immaginazione.