Samuel Beckett e l’importanza di stimolare la creatività.

Samuel Beckett è stato uno degli scrittori più influenti del XX secolo che senza Beckett non sarebbe stato lo stesso. La sua arte spaziava dal teatro alla letteratura, passando per la poesia, il cinema, la radio e la televisione.

Come è noto, Beckett era irlandese e l’inglese era la sua madrelingua. Scrisse tutti i suoi primi romanzi, le sue prime opere e le sue prime poesie in inglese. Poi, verso la fine degli anni Sessanta, Beckett smise di scrivere in inglese e cominciò a scrivere in francese e, in francese, scrisse le sue opere più importanti tra cui “Aspettando Godot” e la trilogia di romanzi “Molloy”, “Malone muore” e “L’innominabile”.

Beckett decise di scrivere in francese perché scrivere in una lingua diversa dalla sua lo obbligava a mantenere i suoi testi più semplici e diretti, ad essere più creativo e, come diceva spesso, a scrivere “senza stile”. E aveva ragione. Spesso darci dei limiti (come scrivere in una lingua che non è la nostra) è un ottimo esercizio per stimolare la nostra creatività.

Questo vale per la scrittura ma anche per qualsiasi altro lavoro. Non nasciamo creativi, diventiamo creativi e se avessimo sempre tutto ciò che ci serve a portata di mano, la creatività sarebbe inutile. I limiti, i problemi o le difficoltà invece sono ciò che ci rende creativi e innovativi.