Meno informazione (migliore).

Nel suo libro, Giocati dal caso, l’autore ed ex-trader di Wall Street Taleb, sottolinea come un eccesso di informazioni sia dannoso non solo per noi, ma anche per le nostre decisioni. Motivo per cui, lui stesso preferisce leggere The Economist una volta a settimana piuttosto che il Wall Street Journal tutte le mattine.

Concordo. Troppe informazioni generano troppa confusione. Non si lascia al nostro cervello il tempo di fare ragionamenti indipendenti e originali. Giocati dal caso è un libro del 2001, da allora sono passati quasi vent’anni e la quantità delle informazioni è sempre più “rumorosa” per citare nuovamente Taleb. La scelta oggi non è se leggere un quotidiano o un settimanale. Ma se valga di più leggere 200 tweet o leggere un articolo.

Nel suo libro “Pensieri lenti e veloci” Daniel Kahneman sembra della stessa opinione quando scrive: «Seguire da vicino le fluttuazioni quotidiane è un’idea perdente, perché il dolore delle piccole perdite frequenti supera il piacere degli altrettanto frequenti piccoli guadagni. Oltre a migliorare la qualità affettiva della vita, evitare deliberatamente di esporsi ai risultati a breve termine migliora la qualità sia delle decisioni sia dei risultati. La tipica reazione a breve termine alle brutte notizie è un aumento dell’avversione alla perdita».