I vantaggi e gli svantaggi del Piano B.

In un celebre (su YouTube) discorso, Arnold Schwarzenegger, si definisce un nemico del piano B. Le persone funzionano meglio quando non hanno un piano B, quando sanno che non ci sono alternative e sono messe all’angolo: devono far funzionare le cose ad ogni costo. Ed è vero, continuando con le parole di Schwarzenegger, se abbiamo un piano B ogni volta che pensiamo al piano B togliamo pensieri ed energie al nostro piano A.

È vero, non avere un Piano B, aiuta in momenti estremi, in momenti in cui non dobbiamo farcela perché non abbiamo altra scelta. Leggendo “Antifragile” di Taleb, ho trovato questa storia: «Il 29 aprile 711 l’esercito del comandante arabo Tariq attraversò lo stretto di Gibilterra dal Marocco verso la Spagna con un manipolo di uomini (il nome di Gibilterra deriva dall’arabo «Jabal al Tariq», che significa “monte di Tariq”). Una volta approdati, Tariq fece incendiare le navi. Poi tenne un famoso discorso, che quando andavo a scuola tutti gli studenti dovevano imparare a memoria, e che qui traduco liberamente: “Alle vostre spalle c’è il mare, davanti a voi il nemico. Siete in inferiorità numerica. Tutto ciò che avete sono la spada e il vostro coraggio». Tariq e il suo piccolo esercito si impossessarono della Spagna.”»

Quello di Schwarzenegger è dunque un pensiero coerente, tuttavia è relativo. Dipende infatti dal nostro obiettivo. Da quanto vogliamo rischiare. Non avere un piano b è molto rischioso. E di Arnold Schwarzenegger ce ne è uno al mondo, così come raramente ci troviamo in circostanze simili a quelle in cui si trovarono i soldati di Tariq. Quindi, dal mio punto di vista è consigliabile avere un piano B, un paracadute. Il suo pensiero aiuta nei momenti in cui le cose vanno male e ci fa stare più con i piedi per terra quando vanno bene.