Ascoltare non vuol dire sentire.

L’edicolante della fermata della metropolitana Moscova a Milano, ha un cartello appeso vicino alla cassa che mi fa sempre pensare. È un A4 plastificato con una scritta nera su sfondo bianco: “Non serviamo persone che parlano al cellulare”. Chiarissimo. Lo condivido a pieno. Che senso ha parlare se nel frattempo con la testa siamo da un’altra parte? Piuttosto non parliamo, o parliamo meno, ma se parliamo, parliamo e basta. Parlare non vuol dire sentire e annuire. Vuol dire ascoltare, pensare e rispondere. E queste tre azioni richiedono concentrazione. Ascoltare e sentire sono due cose molto differenti. Se mentre parliamo stiamo leggendo una mail o controllando il nostro profilo Facebook, stiamo sentendo quello che la persona ci sta dicendo (sentire è un gesto meccanico), ma non stiamo ascoltando e quindi non stiamo capendo. E quando non si capisce, è più difficile parlare.