Semplice vs Superficiale.

Qualche giorno fa mio figlio più grande, di sei anni, mi ha chiesto: «Papà ma se la Terra è rotonda e gira attorno al Sole perché il mare è piatto e noi non sentiamo la Terra muoversi?».

È una domanda logica che potrebbe far pensare che la Terra sia piatta e immobile. Tuttavia è grazie al lavoro (e al sacrificio) di giganti come Copernico, Giordano Bruno e Galileo che sappiamo che non è così. Sappiamo che la Terra è tonda e gira intorno al Sole.

La domanda di mio figlio però mi ha fatto pensare a una scena del docu-film “Behind the Curve” in cui il sostenitore della teoria della Terra piatta Mark Sargent spiega così la sua teoria, mentre si trova su una spiaggia di fronte al mare: «Il motivo per cui stiamo vincendo contro la scienza, è che la scienza ci risponde solo con la matematica. Mentre noi diciamo: “Ehi, quella è Seattle. La puoi inquadrare. E basta. Un’immagine vale più di mille parole”».

Talvolta confondiamo la semplicità con la superficialità. È giusto trovare il modo di spiegare argomenti complessi in modo semplice, così che anche un bambino di sei anni possa capirlo. Ma questo vuol dire che si devono ricercare risposte semplici, non superficiali.

E spesso la differenza tra semplicità e superficialità sta nella volontà di accettare la fatica, il tempo e le difficoltà necessarie per arrivare a una risposta semplice.