Metaverso e Vaporware.

Spesso ho sentito definire il Metaverso come una “Vaporware” (una tecnologia che sembra impressionante ma che in realtà non esiste). È presto per dirlo. Ora c’è troppa confusine e troppa poca conoscenza a riguardo.

Quello che è sicuro è che il Metaverso di META (ex Facebook) è stata una delle più grandi “Vapornews” della storia. Ovvero una notizia volutamente esagerata e utilizzata per coprire altre news. Non a caso infatti la notizia della conversione di Facebook in META è uscita poco dopo lo scandalo nato dalle dichiarazioni della whistleblower Frances Haugen su Facebook. Una geniale mossa di PR dunque.

Anche perché il Metaverso è qualcosa che esiste da molti anni e che ha già rivoluzionato settori che valgono miliardi di dollari, primo fra tutti quello del Gaming (che vale 146 miliardi di dollari, contro i 42 del cinema e i 20 della musica, oltre a coinvolgere uno dei target più interessanti e difficilmente raggiungibili: la Generazione Z).

Il Metaverso è dunque il futuro? No. È uno dei “futuri”. Sicuramente interesserà molti altri settori e cambierà la nostra vita ma è solo uno dei diversi tasselli di un grande cambiamento che già oggi stiamo vivendo e che si intreccia con fenomeni altrettanto cruciali come la Blockchain, il Web 3.0, le DAO e le cripto valute.

La mia speranza (da NETstalgico della prima Internet) è che nel Metaverso si possa tornare ai valori di ricchezza condivisa, libertà di espressione e uguaglianza su cui era nato il Web 1.0 e con il Web 2.0 si è persa.