Quoziente Umano.

Ieri OpenAi (l’azienda dietro chatGPT) ha rilasciato “AI Text Classifier” uno strumento per controllare se un testo è stato scritto da un’Intelligenza Artificiale oppure da un umano.

Questa tecnologia apre alcuni scenari interessanti: un domani i motori di ricerca saranno in grado di valutare se un testo è stato scritto da un’AI? E, nel caso, lo penalizzerà nei ranking SEO? Noi lettori svilupperemo dei Bias verso i testi generati? Li considereremo più o meno attendibili rispetto a quelli scritti da un umano?

Sono domande cui è difficile rispondere con certezza. Tuttavia, strumenti come “AI Text Classifier”, mi portano a fare un’ulteriore riflessione che non riguarda le macchine ma riguarda noi esseri umani.

La domanda che ci dobbiamo fare infatti non è se un’intelligenza artificiale sarà un domani in grado di scrivere un testo meglio di noi ma se noi riusciremo a scrivere un testo meglio di lei.

Già oggi dovremmo utilizzare “AI Text Classifier” al contrario: non per controllare i testi della macchina ma per controllare i nostri testi. Per capire se quello che scriviamo è all’altezza della nostra creatività o se invece è un comodo copia&incolla che potrebbe fare anche un robot.

L’avanzata dell’Intelligenza Artificiale Generativa è inarrestabile e su questo non possiamo farci nulla. Quello su cui possiamo fare tanto è migliorare il nostro “Quoziente Umano” lavorando ogni giorno per essere sempre più creativi e sempre più innovativi.