Quoziente intellettivo artificiale (QIA).

Ad oggi ChatGPT ha raggiunto un Quoziente intellettivo totale di 89 con picchi fino a 115 in ambiti come la velocità computazionali. Un QI pari a 89 è considerato un QI medio, forse medio basso, ma comunque superiore a circa il 23% delle persone che hanno fatto questo test e comunque un QI che permette di fare circa il 70% dei lavori.

Di fronte a questi dati e soprattutto di fronte alla velocità con cui macchine come ChatGPT diventano sempre più intelligenti ha ancora senso considerare il quoziente intellettivo come una valore distintivo dell’essere umano?

Forse no. Forse avrebbe senso puntare su altri quozienti, primo fra tutti il quoziente di adattabilità. O altre intelligenze, come l’Intelligenza Intrapersonale o quella Interpersonale.

Lo stesso vale per la scuola. Nel momento in cui un’Intelligenza Artificiale è e sarà sempre di più in grado di superare con facilità esami come il BAR per gli avvocati o il SAT, questi avranno ancora valore? Oppure dovremo inventarci nuove forme di valutazioni, meno quantitative e oggettive e più qualitative e soggettive?