Nell’acronimo “GPT” che sta per “Generative pre-trained transformer”, penso che la parola più delicata sia quella in mezzo: pre-trained.
Macchine come ChatGPT sono appunto delle tecnologie in grado di generare testo, e quindi linguaggio, partendo da una base dati con cui sono state pre allenate.
Il tema delicato è dunque come e da dove queste macchine sono state allenate. Perché l’origine dei dati determinerà la qualità dell’output.
ChatGPT per esempio è stata allenata in gran parte con dati provenienti dal Nord America, non stupisce dunque che “pensi” e “ragioni” secondo le logiche e i bias tipici di quella cultura.
Il problema è che ChatGPT è stato allenato con dati provenienti dal Nord America ma viene usato in tutto il mondo e quindi influenza il modo di pensare e ragionare di persone di culture ed estrazioni differenti.
Da cui l’urgenza di creare macchine allenate con dati provenienti da tutto il mondo così da abbattere i bias culturali e aprirsi a una tecnologia più multiculturale ed egualitaria.