Apocalypse AI.

Un articolo interessante trovato leggendo questa newsletter.

In uno studio recente, circa il 24% dei lavoratori ha espresso timori che l’Intelligenza Artificiale (IA) possa rendere obsoleti i loro lavori. È interessante notare come siano i giovani lavoratori e coloro che percepiscono stipendi più bassi ad essere maggiormente preoccupati.

Ad esempio, il 32% dei lavoratori tra i 18 e i 24 anni ha manifestato preoccupazione riguardo all’IA che sostituisce i loro impieghi, mentre solo il 14% dei lavoratori con 65 anni o più condivideva tale timore. Anche le considerazioni finanziarie hanno influito sul livello di preoccupazione: il 30% dei lavoratori con stipendi inferiori a 50.000 dollari all’anno ha espresso preoccupazioni sull’IA, rispetto al 16% di coloro che guadagnano oltre 150.000 dollari.

Inoltre, i lavoratori interamente in smart working erano più propensi a credere che i loro lavori sarebbero stati influenzati dall’IA, al contrario di quelli che lavorano di persona; tuttavia, dopo essersi abituati a partecipare a riunioni in pigiama, non sono convinto che la minaccia di perdere il lavoro sia abbastanza motivante per far sì che le persone tornino in ufficio. I dati suggeriscono anche che le paure riguardo alla perdita di posti di lavoro a causa dell’IA riguardano non solo i lavoratori a basso reddito, ma anche quelli impiegati in settori specialistici come il marketing o la logistica aziendale. Nonostante ciò, la maggior parte dei lavoratori non ha segnalato preoccupazioni immediate, ma si aspetta cambiamenti nei loro lavori a causa dell’IA, con il 43% che prevede trasformazioni significative all’interno della loro industria nei prossimi cinque anni.

Quindi, l’IA si rivelerà essere l’apocalisse che molti prevedono? Secondo gli esperti di IA, mentre sicuramente alcuni lavori andranno perduti, coloro che impareranno a sfruttare l’IA per diventare più produttivi correranno meno rischi rispetto a coloro che ignorano la nuova tecnologia. Si consiglia ai lavoratori di esplorare le applicazioni dell’IA per adattarsi e proteggere il proprio impiego, suggerendo che professionisti di ogni settore, come avvocati ed educatori, adottino le tecnologie IA per rimanere rilevanti nei loro ambiti.

L’indagine ha inoltre rivelato che i dirigenti di alto livello erano più propensi a discutere di IA sul lavoro, con il 23% degli amministratori delegati e il 27% dei vicepresidenti che segnalavano frequenti discussioni sull’IA. Al contrario, i lavoratori alle prime armi sembravano meno interessati alla nuova tecnologia. Un dato curioso è che le conversazioni sull’IA sul posto di lavoro non erano molto diffuse al di fuori del settore tecnologico: solo il 14% dei lavoratori segnalava ampie discussioni sull’IA e il 51% affermava di non averne mai discusso, il che implica che le aziende che sfruttano precocemente l’IA guadagneranno sicuramente un vantaggio significativo rispetto a coloro che non la adottano.