La slide del leone.

Ogni volta che provo un nuovo tool di Intelligenza Artificiale Generativa e penso:

«Va beh ma non serve a nulla»
«Ok, ma un contenuto così non posso utilizzarlo»
«Ah, ma non mi ha creato quello che mi aspettavo»
«Eh ma non è ancora perfetto»

Penso a questa slide del corso “Prompt, Chi parla?”.

Penso all’evoluzione di Midjourney tra il 2022 e il 2023. Penso al fatto che ChatGPT è stato messo sul mercato meno di un anno fa. Penso alle frase che creava GPT-2 nel 2019.

All’inizio erano tecnologie grezze. Inutilizzabili. Ma è stata solo una questione di anni, se non mesi. E adesso sono facili da usare e generano contenuti migliori di molte frasi o immagini che si trovano su Internet.

Ogni volta che scopriamo un nuovo strumento la domanda da farsi non è «Cosa possiamo fare?» ma «Cosa potremo fare?».

L’Intelligenza Artificiale Generativa va a una velocità tale che non possiamo utilizzarla con gli occhi del presente. Ma solo con gli occhi del futuro.

Ogni volta che scopriamo un nuovo strumento la domanda da farsi non è «Cosa possiamo fare?» ma «Cosa potremo fare?».

Quello che è accaduto con le immagini in un anno, accadrà a breve con i video.

Oggi i video fatti con Runway 2 sono grezzi e inutilizzabili. Ma nel giro di due anni non sarà più così e allora, cosa potremo fare che oggi non possiamo ancora fare?