Qualche dato interessante sul mondo Intelligenza Artificiale Generativa preso dall’ultimo report “How Are Consumers Using Generative AI?” di AndreessenHorowitz.
- Dopo nove mesi dal suo lancio ChatGPT è ancora l’app di Generative AI più usata con 1,6 miliardi di visite mensili e 200 milioni di utenti mensili (a giugno 2023) diventando così il 24° sito web più visitato a livello globale, con numeri vicini a LinkedIn (ma ancora molto distanti da Whatsapp).
- La seconda (ancora molto distante) app più usata è Character.ai, una tecnologia focalizzata sulla generazione di chatbot, per lo più di personaggi. BARD di Google è terzo.
- L’80% dei 50 prodotti basati su Generative AI più usati non esistevano fino a un anno fa. E solo 5 di questi sono stati lanciati da Big Player Bard (Google), Poe (Quora), QuillBot (Course Hero), Pixlr (123RF), e Clipchamp (Microsoft).
- Il 48% dei 50 prodotti basati su Generative AI più usati sono stati autofinanziati. Il ché vuol dire che si può entrare in questo mercato anche partendo da zero e senza grandi investimenti, magari appoggiandosi su tecnologie già esistenti (cosa che ha fatto il 33% dei 50 prodotti più utilizzati).
- L’utilizzo maggiore è ancora l’assistente virtuale (in stile ChatGPT) con il 68.7% ma la categoria più in crescita è “AI companions”, con il 13.2%, ovvero chatbot con cui parlare utilizzati per motivi personali e non professionali.
- La crescita dei prodotti basati su Generative AI è per lo più organica e chi li usa è molto propenso a pagare per versioni premium con un prezzo medio di 21 dollari (contro una media per tool non GenAI di 10 dollari), e infatti il 90% dei 50 prodotti basati su Generative AI più usati sta già monetizzando.
Riassumendo: il mercato dell’Intelligenza Artificiale Generativa cresce in fretta, monetizza e, per ora, ha basse barriere all’ingresso. Mercati come questo non capitano spesso.