L’evoluzione del mondo del lavoro ai tempi dell’Intelligenza Artificiale Generativa.

Tre dati chiave per capire l’evoluzione del mondo del lavoro ai tempi dell’Intelligenza Artificiale Generativa (dall’ultimo report del IBM Institute for Business Value).

  1. Nei prossimi tre anni il 40% dell’attuale forza lavoro dovrà re-inventarsi (reskill) per un totale di 1,4 miliardi di persone. Secondo l’87% dei dirigenti infatti, grazie all’Intelligenza Artificiale Generativa, molti lavori verranno aumentati e non automatizzati (soprattutto in Marketing, Finance e Sales). Ovviamente a una condizione: continuare a formarsi per imparare nuove competenze tanto tecnologiche quanto trasversali.
  2. Negli ultimi anni le competenze STEM stanno diminuendo d’importanza, passando dal primo posto nel 2016 al 12° posto nel 2023. Più la tecnologia sarà accessibile e alla portata di tutti infatti, più quello che conta non sarà quale tecnologia useremo (cosa) ma con quale mentalità la useremo (come). Da cui l’importanza di avere competenze umanistiche e trasversali (prima fra tutte Time Management and Ability to prioritize) per essere capaci di trovare nuove soluzioni e ottimizzare i processi di lavoro.
  3. L’Intelligenza Artificiale Generativa avrà un impatto soprattutto sui lavori “Entry level” con il rischio di ridurre la mobilità sociale (perché assumere un junior quando posso usare ChatGPT?). Per chi entra oggi nel mondo del lavoro sarà quindi importante far leva su competenze a minor rischio di automazione, come l’intraprendenza.

L’imprenditoria assume così un ruolo centrale nel percorso di formazione di una persona. Lanciare una propria Startup, indipendentemente dal suo successo, potrà valere molto di più di anni di stage passati a fare attività ripetitive e routinarie.