Report dal DevDay di OpenAI.

🤯 è l’emoticon che ho usato più spesso da quando mi sono buttato nel mondo dell’Intelligenza Artificiale Generativa. E l’OpenAI DevDay di ieri sera non è stato da meno. Tra le molte (e importanti) novità presentate:

Hanno rilasciato GPT-4 Turbo che oltre ad essere più potente supporta fino a 128.000 Tokens ed è aggiornato ad Aprile 2023.

Hanno aggiornato Whisper alla versione 3 che permette di generare audio da testo in modo ancora più naturale.

Il Fine-Tuning sarà possibile anche con GPT-4 e sarà sempre più semplice e meno costoso.

Si sono impegnati a non allenare la macchina sui nostri dati sia dalle API sia da ChatGPT Entreprise.

Hanno ridotto i prezzi di 2.75x. GPT-4 Turbo costerà 3 volte meno per i tokens di input (prompt) e 2 volte meno per i tokens di output (risposta). Quindi 1 centesimo di dollaro per 1000 input tokens e 3 centesimi di dollari per gli output tokens. E ovviamente anche GPT 3.5 Turbo sarà molto più economico.

La tecnologia sarà sempre più una commodity: accessibile ed economica. Tutti potranno creare app sempre più potenti. Quello che farà veramente la differenza dunque sarà la validità della nostra idea e la capacità di saperla trasformare in qualcosa di concreto.

La cosa più interessante però è stato l’annuncio di GPTs, ovvero versioni personalizzate di ChatGPT create dagli utenti su qualsiasi argomento. La personalizzazione sarà molto semplice, tanto con ChatGPT quanto con le API. E a breve verrà lanciato un GPT Store dove condividere o vendere i propri GPTs in modalità Revenue Sharing.

Molto interessante anche l’ulteriore integrazione mostrata tra Zapier e ChatGPT, grazie alla quale sarà possibile creare un nostro assistente personale integrato potenzialmente con 6000+ app.

In sintesi: la tecnologia sarà sempre più una commodity: accessibile ed economica. Tutti potranno creare app sempre più potenti. Quello che farà veramente la differenza dunque sarà la validità della nostra idea e la capacità di saperla trasformare in qualcosa di concreto.

Ultima nota (di colore): Bizzarro che, nonostante OpenAI (quindi ChatGPT) sia finanziata da Microsoft, sul palco abbiano usato un Mac con sistema operativo macOS (e non Microsoft Windows) e come browser Google Chrome (e non Microsoft Edge).