Leggendo “How to Make the World Add Up” ho trovato questo passaggio:
Smokers liked smoking, were physically dependent on nicotine, and wanted to keep smoking if they could. A situation where smokers shrugged and said to themselves ‘I can’t figure out all these confusing claims’ was a situation that suited the tobacco industry well. Their challenge was not to convince smokers that cigarettes were safe, but to create doubt about the statistical evidence that showed they were dangerous.
Il dubbio è sempre stata un’arma al servizio della disinformazione. È più virale della verità e soprattutto richiede meno tempo. Conoscere vuol dire approfondire, mettersi in discussione e dedicare tempo e fatica per informarsi. Il dubbio invece asseconda la propria verità e può trasformarsi facilmente in una buona scusa per giustificare la nostra ignoranza.