Reinventare il sonno.

Quando leggo di App come Pzizz o di altre App che ci aiutano (almeno sulla carta) a dormire meglio rimango perplesso. Quello delle app che migliorano la qualità del nostro sonno è un trend in crescita. Tuttavia non mi è ancora chiaro se, parlando di insonnia, la tecnologia sia la causa o la soluzione.

Come è noto, guardare lo smartphone o il computer prima di addormentarsi non aiuta a dormire meglio, anzi sembra valere il contrario. La luce blu dello schermo rovina la qualità del sonno e attiva il nostro cervello proprio quando invece dovrebbe iniziare a riposarsi.

Quello che è sicuro è che il sonno è essenziale per migliorare la produttività e la creatività. Tanto che in alcune sedi di Google hanno creato delle aree tecnologiche chiamate “Nap Pods” per far riposare i dipendenti.

È vero che più dormiamo e meno lavoriamo (Schwarzenegger consiglia infatti di «dormire più in fretta»). Ma è anche un fatto di qualità del lavoro, non solo di quantità. Un giorno avevo letto un aforisma di Bill Clinton in cui diceva che ogni suo grande errore fosse dovuto alla mancanza di sonno. Ed è vero, meno dormiamo più rischi abbiamo di fare scelte sbagliate. E una scelta sbagliata ha conseguenze ben peggiori di qualche ora di sonno in più.