Corrente #37: Ansia da condivisione.

Penso che i due oggetti più iconici di questo inizio di secolo saranno la mascherina e lo smartphone. Il che è interessante perché mascherina e smartphone sono due oggetti per certi versi opposti ma complementari. La mascherina serve per tenerci lontani quando siamo vicini. Lo smartphone invece serve per tenerci vicini quando siamo lontani. Entrambi però nascono anche da una delle tante forme di ansia che caratterizzano la nostra epoca: l’ansia da condivisione.

Da una parte abbiamo l’ansia di condividere il prima possibile sui Social Media tutto quello che facciamo, come se il non condividere un’esperienza ne intaccasse il senso (perché farlo se non posso condividerlo?)

Dall’altra, da quando è scoppiata la Pandemia, la condivisione fisica, stare in mezzo ad altre persone, abbracciarsi e parlare a pochi centimetri di distanza può generare ansia (oddio avrò preso il COVID?).

Mascherina e smartphone sono due oggetti per certi versi opposti ma complementari. La mascherina serve per tenerci lontani quando siamo vicini. Lo smartphone invece serve per tenerci vicini quando siamo lontani.

Questa doppia forma di ansia genera poi altri fenomeni, apparentemente agli opposti, tipici della nostra epoca: da un punto di vista virtuale, ci sono persone che condividono ossessivamente tutto quello che fanno o pensano online, da un punto di vista fisico invece, ci sono (sempre più ahimè) persone che evitano qualsiasi forma di relazione fisica, fino all’estremo isolamento come nel caso degli Hikikomori.