Infelicità per interposta persona.

Una delle ulteriori degenerazioni della F.O.M.O. è quella che potremmo definire l’infelicità per interposta persona: non siamo infelici, ma vediamo qualcuno che pensiamo essere più felice di noi e questo ci rende infelici. Nel romanzo T.E.R.R.A. per esempio, uno dei personaggi trova fastidioso e ai limiti dell’incomprensibile il fatto che i cittadini dello Stato di A non riescano ad essere felici per la vita che fanno indipendentemente da quella che pensano essere la felicità delle persone che seguono sui social media. Tanto che il controllo dell’invidia diventa uno dei punti chiave del programma del Direttivo.

Infelicità per interposta persona: non siamo infelici, ma vediamo qualcuno che pensiamo essere più felice di noi e questo ci rende infelici.

In un capitolo che ho poi deciso di tagliare dalla narrazione, uno dei personaggi diceva: «Sono felici. E lo so che sono felici, lo vedo dai loro dati, dalle loro attività, da quello che condividono, dai loro parametri biomedici. Sono felicissimi! Poi però vedono le foto o i video di qualcun altro che pensano avere una vita più felice della loro… e cosa fanno? Diventano infelici! Ma è assurdo!»

Ed effettivamente sembra essere proprio così. Diverse ricerche hanno infatti dimostrato come una persona preferisca guadagnare cinquanta mila dollari quando gli altri ne guadagnano quaranta mila. Piuttosto che guadagnarne sessanta quando gli altri ne guadagnano settanta. Un altro studio invece ha messo in luce come gli utenti dei social media esposti a fotografie di “beautiful users”, ovvero di utenti esteticamente belli, sviluppano una considerazione di se stessi più negativa rispetto ad utenti cui sono state mostrate immagini di profili “meno attraenti”.

Diverse ricerche hanno infatti dimostrato come una persona preferisca guadagnare cinquanta mila dollari quando gli altri ne guadagnano quaranta mila. Piuttosto che guadagnarne sessanta quando gli altri ne guadagnano settanta.

Lo stesso vale per il lavoro. Uomini a cui sono stati mostrati profili di uomini di successo giudicano la propria posizione professionale come più inadeguata rispetto a chi ha visto profili di uomini di minor successo.