In occasione della Milano Digital Week, sono stato invitato a parlare di Knowledge Interaction, ovvero di quali sono le ultime innovazioni che permettono alle persone di interagire con la conoscenza e la cultura. Ce ne sono molte. La realtà virtuale, quella aumentata, la digitalizzazione, la stampa 3D, l’intelligenza artificiale e i BOT, Internet e molte altre. Di fronte a tutte queste innovazioni però, mi sono domandato quale sia il limite tra interazione e distrazione. E quindi quanto queste tecnologie aiutino veramente le persone, e in particolare gli studenti, a imparare. Diversi mesi fa avevo letto un articolo sul New York Times che raccontava di come in America stia accadendo un fenomeno interessante. Mentre le scuole pubbliche sono sempre più digitalizzate e cerchino di dare un device ad ogni studente, quelle private e, più in particolare, quelle frequentate dai figli dei ricchi della Silicon Valley, stanno mettendo al bando qualsiasi schermo di qualsiasi device. Il che mi fa pensare che la tecnologia legata alla formazione alla fine sia più una distrazione che un supporto.
Interazione o Distrazione?