Corrente #47: Fomo e i suoi derivati.

«Che senso ha vivere se non hai nessuno con cui condividere quello che hai vissuto?» si domanda uno dei personaggi del mio romanzo T.E.R.R.A. Cosa conta di più oggi, vivere o condividere? Se potessi scegliere tra una meravigliosa vacanza dove però non hai la possibilità di fare e condividere foto e video, e una vacanza nella media ma ricca di luoghi e occasioni “instagrammabili”, quale sceglieresti? La risposta non è così scontata…

Oggi viviamo nell’era della condivisione dove tutto ha senso solo se viene condiviso. Tanto che l’autore Patrick McGinnis parla di FOMO Sapiens, lanciando il termine, divenuto ormai di uso comune, “FOMO”, intesa come la “Fear Of Missing Out”, una forma di ansia sociale caratterizzata dal desiderio di rimanere continuamente in contatto con le attività che fanno le altre persone, e dalla paura di essere esclusi da eventi, esperienze, o contesti sociali gratificanti.

Nell’era della condivisione dove tutto ha senso solo se viene condiviso. Cosa conta di più, vivere o condividere?

Il fenomeno della FOMO è talmente rilevante che negli anni sono nate altre sindromi inscrivibili nello stesso universo. Tra le principali:

  • NOMOFOBIA (No Mobile phone Fobia): la paura di rimanere con uno smartphone privo di connessione, quindi di rimanere isolati dal mondo e dai social. Con tutte le sue ulteriori declinazioni, dalla Ringxiety (o sindrome da vibrazione fantasma) al Phubbing.
  • FOBO (Fear of Better Options): la paura di non essere in grado di prendere la decisione migliore.
  • NOSMO (Necessity of sometimes missing out): proposta dall’autrice Jenny Odell e intesa come il bisogno di selezionare le attività sui social e ritagliarsi del tempo per sé.
  • JOMO (Joy Of Missing Out): la gioia che proviamo nel momento in cui ci prendiamo una pausa dai Social Media e rimaniamo disconnessi.
  • FOGO (Fear of Going Out): la paura di uscire e tornare alle relazioni che un tempo (prima della Pandemia) caratterizzavano la nostra quotidianità.
  • ROMO (Reality of Missing Out): la sensazione di sapere che non si sta perdendo nulla.
  • FOMOMO (Fear Of the Mystery Of Missing Out): il senso di angoscia causata dall’impossibilità di controllare il proprio smartphone e quindi di vedere ciò che si sta perdendo sui social media, ossessionati dal mistero: “Chissà cosa mi sto perdendo?”
  • MOMO (Mystery Of Missing Out): l’ansia che ci prende quando vediamo che un nostro amico che seguiamo sui social non sta pubblicando contenuti da molto tempo.
  • FOJI (Fear Of Joining In): la paura di postare contenuti sui social media con la preoccupazione di non ricevere Like o che nessuno voglia seguirci o diventare nostro “Friend”.
  • BROMO (Brother Missing Out): l’azione degli amici più intimi (i “Bro”) che si proteggono dalla FOMO astenendosi dal postare per paura di far sentire qualcuno escluso.