Paul, John e l’importanza della sostenibilità economico-finanziaria.

“I soldi non fanno la felicità. Ora ho 50 milioni ma ero altrettanto felice quando ne avevo 48.”
– Arnold Schwarzenegger

Nel 1964, i Beatles erano già molto ricchi e famosi, tuttavia un pomeriggio Paul McCartney e John Lennon si ritrovarono per scrivere una nuova canzone e, per darsi la giusta motivazione, Paul disse a John: «Ok, oggi scriviamo una piscina!». E dopo tre ore scrissero “Help!”. Ovviamente i Beatles non scrivevano canzoni solo per fare soldi (o comprarsi piscine…), ma i soldi erano una delle leve che li spingevano a fare bene il loro lavoro.

E avevano ragione, perché se canti gratis è un hobby, se invece vieni pagato per cantare è un lavoro. Quindi qualsiasi sia la tua attività è importante che sia sostenibile anche da un punto di vista economico, ovvero che abbia alla base un chiaro modello di ricavi. Da un punto di vista finanziario infatti, gestire un’azienda è abbastanza elementare. Prima o poi, le entrate devono essere maggiori delle uscite. Altrimenti è molto probabile che l’azienda, prima o poi, fallisca.

Quando stai lanciando la tua attività ci sono 6 modi per raccogliere i soldi.

1) Bootstrapping: Ovvero finanzi da solo la tua iniziativa. Strada che, a meno che non ti servano cifre molto importanti, consiglio sempre. Tieni conto che Airbnb è partita così, vendendo cereali per finanziarsi i costi di start up.

2) Crowdfunding: Il crowdfunding è un’ottima forma di finanziamento, perché permette contemporaneamente di raccogliere fondi, farsi pubblicità e creare una base di clienti, senza indebitarsi o cedere parte della società. Te lo consiglio vivamente. Trovi alcune piattaforme di crowdfunding qui.

3) Finanziamento tramite capitali terzi: Ovvero raccogli soldi da altre persone (fondi di investimento, venture capital, business angels e così via – ne trovi un po’ qui) che investono soldi nel tuo progetto in cambio di una parte di una quota della società. A meno che non ti servano (veramente) ingenti capitali, ti sconsiglio di optare subito per questa strada. Quando un’azienda raccoglie troppi soldi troppo presto, i fondatori perdono il loro coinvolgimento e diventano un gruppo di manager ben pagati con giusto qualche stock option. Smettono di essere imprenditori e diventano impiegati. E quando questo accade, il più delle volte le aziende falliscono.

4) Debito: Ovvero, chiedi soldi a una banca con la promessa di darglieli indietro nel tempo e con gli interessi. È una soluzione percorribile (soprattutto come StartUp Innovativa che ha spesso interessi agevolati) ma che rischia di appesantire molto la tua azienda e quindi non ti permette di avere la flessibilità necessaria per rispondere ai cambiamenti del mercato.

5) Fondi e Bandi: In Rete trovi molti bandi promossi da istituzioni o privati a supporto dell’imprenditoria che ti permettono di ricevere consulenze, prestiti a tasso zero o contributi a fondo perduto. Può essere una strada molto valida, con l’unica controindicazione che spesso partecipare a un bando richiede molto tempo per preparare la presentazione e raccogliere tutti i documenti necessari senza, ovviamente, avere la certezza di vincerlo.

6) Clienti: Questa è una forma di finanziamento a metà strada tra il bootstrapping e il crowdfunding. Trovi un cliente cui vendere il tuo prodotto o servizio ancor prima di averlo realizzato e quindi prima di aver sostenuto i costi per svilupparlo. Bill Hewlett e Dave Packard iniziarono la loro attività così. Fondarono la Hewlett& Packard con un investimento iniziale di soli 538 dollari, ma il loro primo cliente fu Disney, che permise loro di crescere esponenzialmente con il crescere del mercato.