Un documentario: FYRE.

“Fyre” racconta l’inquietante storia dell’imprenditore Billy McFarland e della sua truffa da 27 milioni di dollari. Billy è il classico ragazzo che vuole fare più soldi possibili nel minor tempo possibile con un’innata capacità di vendere di tutto, anche quando non ha nulla da vendere. Nel 2017 organizza un “luxury music festival” in un’isola, un tempo proprietà di Pablo Escobar, con l’idea di dare ai propri clienti la possibilità di vivere come il celebre narcotrafficante. Il problema è che né lui né il suo socio, il rapper Ja Rule, hanno idea di come si organizzi un festival. Ma ai tempi di Instagram cosa importa della sostanza? Basta l’apparenza e così invitano delle modelle sull’isola e cominciano a postare foto su Instagram. Il progetto diventa virale, centinaia di “Influencer” lo supportano e migliaia di persone si iscrivono. Risultato: il Festival non avrà mai luogo, migliaia di persone e centinaia di lavoratori vengono truffati e Billy McFarland viene condannato a sei anni di prigione. Come dice una delle persone intervistate, “Fyre ha portato alla vita Instagram”, e ha messo in luce come ci sia una distanza sempre maggiore tra quello che si racconta sui Social Media e quella che è la realtà.