Tre lezioni da OpenAI.

Tre lezioni (molto classiche) su come lanciare una Startup che possiamo imparare da OpenAI, l’azienda dietro GPT3, DALL-E e ChatGPT.

1- Mostrare è meglio di spiegare.

Per spiegare che cos’è chatGPT servirebbero ore e probabilmente in pochi capirebbero il suo potenziale. Facendolo però usare senza grosse barriere all’ingresso in termini di costi o competenze, è possibile mettere chiunque nelle condizioni di capire immediatamente il suo potenziale.

➡️ Più il prodotto o servizio che vogliamo vendere è complicato, più vale la regola: Show Don’t Tell!

2- “Customer Development” è meglio di “Product Development”.

Molto probabilmente quest’anno chatGPT diventerà a pagamento. Ma a che prezzo? Per capirlo OpenAI sta sondando il mercato chiedendo a tutti quelli che l’hanno usato quale sarebbe per loro un prezzo accettabile per continuare a usarlo. Non sono partiti dal prodotto (che costi abbiamo), ma sono partati dal mercato (che prezzo le persone sono disposte a pagare).

➡️ Nel momento in cui stiamo pensando a un prodotto o servizio da lanciare non partiamo da un’idea da sviluppare (Product Development), partiamo da un bisogno di mercato da soddisfare (Customer Development).

3- “Viable” è meglio che perfetto.

OpenAI è un’azienda che si prepara a fatturare miliardi di dollari quest’anno, eppure ragiona ancora come una piccola startup appena lanciata. Per raccogliere feedback dal mercato utilizza dei semplicissimi Google Form, ovunque dichiara di essere ancora in Beta e non ha aspettato di avere la migliore versione di chatGPT possibile, ha messo insieme una versione “viable”, ovvero abbastanza funzionante così da testare il mercato il prima possibile.

➡️ Al posto di prevedere come andrà un prodotto o servizio, possiamo realizzarne una versione base, testarla sul mercato, raccogliere informazioni e aggiustare il nostro prodotto o servizio. Detto in altri termini: lanciare un MVP, un “Minimum Viable Product”, un prodotto con le caratteristiche indispensabili per essere introdotto nel mercato e fare un test della propria idea.

Sul tema “Show Don’t Tell”, mi viene in mente Boeing, qui trovi un approfondimento.

Sul tema “Customer Development”, mi viene in mente Ferrero, qui trovi un approfondimento.

Sul tema “Minimum Viable Product”, mi viene in mente Coca-Cola, qui trovi un approfondimento.