Il pianeta è la nuova politica.

Un po’ di tempo fa stavo osservando una manifestazione che passava sotto casa mia. Tutto mi ricordava le manifestazioni cui partecipavo al Liceo. Stesse canzoni, stessi slogan e anche stesse persone. Solo con venti o trenta anni di più. Settimana scorsa invece ho partecipato con i miei figli al Global Climate Strike e lo scenario era diverso. Un fiume di giovani studenti che riempiva il centro di Milano. Spesso ho sentito dire che i giovani non si interessano più di politica. E può essere vero. Ma forse è solo perché la politica ha smesso di interessarsi a loro. Quando parlo con uno studente del liceo o dell’università rimango colpito da due cose. La prima è il loro timore per il futuro. La seconda è il loro senso pratico. Nelle cose pratiche la politica non è mai stata molto capace e i politici tendono sempre di più a promettere un ritorno al passato (dal “Make America Great Again” al ritorno alla Lira) piuttosto che capire come costruire un futuro. Il cambiamento climatico invece riguarda il nostro futuro ed è un problema molto pratico. Non mi stupisce quindi che a un giovane il pianeta possa interessare molto di più della politica.