Da crisi a cambiamento.

Solo una crisi produce un cambiamento. Lo ha detto Milton Friedman, il padre dei Chicago Boys e del liberismo americano. È una frase semplice, ai limiti del banale. Ma è una frase vera.

Le crisi generano cambiamento. Perché, durante una crisi, il cambiamento non è solo possibile, ma necessario. Dobbiamo cambiare. Anche se non abbiamo voglia di farlo. Anche se pensiamo di non essere nelle condizioni di farlo. Ma dobbiamo farlo. Quindi tanto vale cogliere questa opportunità.

A tal proposito, ti faccio una domanda:

Cosa puoi fare in questo momento che un domani, quando questo momento sarà passato, non potrai più fare?

Non potremo più farlo perché avremo meno tempo, oppure perché non staremo così tanto chiusi in casa, o perché ci saranno altre priorità. A pensarci sono tante le cose che possiamo fare solo adesso (sotto ne trovi un po’), quindi perché al posto di pensare a tutto quello che non possiamo fare, non pensiamo a quello che possiamo fare?

A livello professionale questo è un ottimo momento per:

Ripensare il modello di business della nostra azienda. Nei momenti di crisi si capisce subito cosa funziona e cosa non funziona. Cosa è necessario e cosa non è necessario. Se ti serve una mano per innovare il modello di business della tua azienda parliamone volentieri.

Digitalizzarsi. Che tu sia a capo di una grande azienda o che tu sia un freelance, devi essere (anche) digitale. È una questione evolutiva. Da ogni grande crisi sono nate grandi aziende che hanno sostituito le aziende del passato. E, il più delle volte, lo hanno fatto grazie alla tecnologia e al digitale (Blockbuster -> Netflix. Camera -> Digital Camera. CD -> iTunes. Biblioteca -> Google). Questo è un buon momento per fermarsi e capire come digitalizzarsi. Anche su questo punto se hai bisogno di confrontarti, parliamone volentieri.

Tornare ad essere una Start Up. Qualche giorno fa parlavo con un mio amico imprenditore che ha un’azienda dove lavorano centinaia di persone. Mi ha detto che in questo periodo da lui c’è un clima da Startup, stanno tutti pensando a cosa fare di nuovo, a come re-inventarsi. Spesso, dopo la prima fase di entusiasmo, un’azienda perde lo spirito “garibaldino” con cui è partita. Momenti come questo ci mettono di fronte alla necessità di riaccendere quell’energia che c’è sempre all’inizio ma che poi, a volte, si perde.

A livello personale, invece, questo è un ottimo momento per:

Archiviare file. Fare il back up dei file che accumuliamo da anni. Cancellare le migliaia di foto e video che abbiamo sul nostro smartphone. Ordinare le mail e cancellare giga di file inutilizzati.

Eliminare cose. Ognuno di noi possiede dai 1.000 ai 5.000 oggetti. Lo so cosa stai pensando: “Io non ho 1.000 oggetti!” ma li hai. Ne hai almeno 1.000. E quando te ne rendi conto è il primo passo per iniziare a eliminare tutte quelle cose inutili di cui ci circondiamo da anni. E quando le avrai eliminate ti sentirai meglio.

Chiudere cattive abitudini. Dormire poco. Fumare. Mangiare male. Bere troppo. Non fare esercizio fisico. Passare poco tempo con la propria famiglia. Quando siamo sempre di corsa, quando abbiamo la testa sul lavoro o sui problemi quotidiani, è difficile chiudere con le nostre cattive abitudini. Oggi stiamo vivendo un momento di “rallentamento” forzato. Sfruttiamolo per migliorare il nostro stile di vita.

Iniziare buone abitudini. Sono molte le nuove abitudini (positive) che possiamo fare nostre in questo periodo. Una su tutte. Necessaria. Essere ottimisti. Imparare a pensare positivo. Oggi dobbiamo farlo. Quindi tanto vale farlo nostro.

Aumentare il nostro quoziente di adattabilità. Il nostro quoziente di intelligenza è importante. E possiamo studiare, leggere e fare molti esercizi per aumentarlo. Tuttavia questo è un buon momento per lavorare anche sul nostro quoziente di adattabilità. Sulla nostra capacità di affrontare il cambiamento ed adattarci. Comunque andrà, sarà una competenza molto utile da avere.