Nello Stato di A, descritto all’interno del romanzo T.E.R.R.A., nessuno mangia più carne vera, ma solo carne alternativa. Carne prodotta in laboratorio a ridotto impatto ambientale. Nella realtà non è ancora così ma, per il bene del pianeta, spero che nel futuro consumeremo molta meno carne di quella che consumiamo oggi. La carne, soprattutto di manzo, sta infatti contribuendo alla distruzione del pianeta. La produzione del cibo che mangiamo contribuisce per una percentuale che va dal 25 al 30% delle emissioni di gas serra. Oltre a concorrere massicciamente alla deforestazione del nostro pianeta e al consumo dell’acqua che abbiamo a disposizione.
La carne, soprattutto di manzo, sta contribuendo alla distruzione del pianeta. La produzione del cibo che mangiamo contribuisce per una percentuale che va dal 25 al 30% delle emissioni di gas serra. Oltre a concorrere massicciamente alla deforestazione del nostro pianeta e al consumo dell’acqua che abbiamo a disposizione.
Se tutti i cittadini del mondo smettessero di mangiare carne di manzo e i derivati del latte vaccino, nel mondo avremmo l’80% di foreste in più, un terzo di acqua potabile in più, il 59% di terra coltivabile in più e, considerando che il bestiame è la fonte principale delle emissioni di protossido di azoto e di metano e ogni porzione di manzo produce 3 chili di CO2e, una riduzione drastica delle emissioni di gas serra. Il cambiamento climatico è una minaccia concreta per il nostro futuro e ognuno di noi ha la responsabilità di fare qualcosa per ridurre il proprio impatto ambientale. Considerando che le quattro attività che producono più CO2e sono: 1) Avere figli; 2) Mangiare carne; 3) Usare automobili e aerei; 4) Consumare luce e gas, e che togliere alle persone la possibilità di avere figli sarebbe terribile, rinunciare alla luce e al gas sarebbe impossibile e non usare automobili e aerei per spostarci è poco verosimile (possiamo ridurne l’utilizzo ma sarebbe difficile farne completamente a meno), se vogliamo ridurre il nostro impatto e fare qualcosa di concreto per garantire al mondo e a chi lo abita un futuro, la cosa più concreta che possiamo fare, a partire da oggi stesso, è cambiare le nostre abitudini alimentari riducendo il consumo di carne, latticini e pesci, ed eliminando la carne di manzo.
Se tutti i cittadini del mondo smettessero di mangiare carne di manzo e i derivati del latte vaccino, nel mondo avremmo l’80% di foreste in più, un terzo di acqua potabile in più, il 59% di terra coltivabile in più e una riduzione drastica delle emissioni di gas serra.
Oggi inoltre, abbiamo molti succedanei della carne che, proprio come nel romanzo, permettono di nutrirsi senza l’impatto che la produzione della carne ha sul pianeta. Penso ai prodotti di aziende come Beyond Meat o Impossible Foods i cui hamburger si possono ormai trovare in molti supermercati e persino in alcune catene di Fast food. Oppure penso alle startup israeliane SuperMeat che produce carne di pollo “coltivata”, ovvero carne di pollo creata artificialmente in laboratorio partendo da cellule vive di vero pollo, o Aleph Farms che produce bistecche derivate da cellule di mucca che hanno il sapore e la consistenza di una vera bistecca di manzo tradizionale, o Primeval Foods che propone carne sintetica di tigre o leone. O infine penso all’ancora più avveniristica Redifine Meat che coniuga stampa 3D e ingredienti di derivazione vegetale per creare una bistecca commestibile che sa di bistecca, sembra una bistecca ma non è di carne e si può stampare con una stampante 3D.
Per comprendere meglio l’importanza del fenomeno a livello globale, basta anche solo pensare all’entità degli investimenti che aziende che producono carne alternativa stanno raccogliendo. Per citarne solo alcuni: la Future Meat di Gerusalemme, che coltiva in laboratorio prodotti a base di pollo, agnello e manzo, ha raccolto 347 milioni di dollari, la Aleph Farms ha raccolto 105 milioni di dollari e la Redefine Meat ha raccolto 29 milioni di dollari. Questo a fronte di costi di produzione sempre più inferiori. Nel 2013, gli hamburger cresciuti in laboratorio costavano 330.000 dollari per polpetta. Oggi, nel 2022, Future Meat è in grado di produrre un etto di pollo a 7,70 dollari, rispetto ai 18 dollari dell’anno scorso. Mentre la Shiok Meats, con sede a Singapore, ha in progetto di lanciare gamberi allevati in laboratorio a 37 dollari/kg l’anno prossimo, rispetto ai 7,4 mila dollari del 2019.
Fonti:
- https://www.ipcc.ch/site/assets/uploads/2019/08/2f.-Chapter-5_FINAL.pdf, consultato nel marzo 2020.
- I dati qui riportati sono presi da: Jonathan Safran Foer, Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi, Guanda, 2019.
- Jacob Cohen, Singdhi Sokpo, The lab-grown meats are coming, theHustle, https://thehustle.co/01042022-lab-grown-meats/, 4 Gennaio 2022.